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Artisti supportati dal regime nazista

Robson Filho Colodeti - 10 Ottobre 2023

Adolf Ziegler (1892-1959)

Pittore e politico tedesco, noto soprattutto per il suo lavoro come artista di propaganda durante il periodo del nazionalsocialismo. Figlio di un architetto, Ziegler frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Weimar e successivamente si iscrive alla scuola di disegno del prof. Angelo Jank dell’Accademia di Monaco, dove si diploma nel 1924. Inizialmente si interessa all’espressionismo, affascinato dallo stile di artisti come Emil Nolde e Franz Marc. Non riuscendo ad emergere, Ziegler si sposta su un genere più proficuo ed inizia a dipingere nature morte con soggetti floreali e ritratti ispirati ai maestri classici dedicati ai clienti dei circoli borghesi di Monaco. Nel 1920 sposa la figlia adottiva di Albert Pietsch, un famoso industriale, il quale lo introduce fra le fila nel neonato partito nazionalsocialista dove Ziegler incontra Hitler. Il Führer apprezza l’arte di Ziegler, in particolare l’espressione corporea dei nudi, ed inizia ad acquistare i suoi quadri che rappresentano la bellezza ariana, simbolo di purezza e ideale al quale aspirare. Oltre alla bellezza ariana Ziegler dipinge scene di guerra ed immagini volte a rappresentare la potenza del Reich. L’arte di Ziegler è totalmente favorita dal regime ed oltre al favore egli riceve l’incarico direttamente da Hitler di cercare e confiscare in tutti i musei, le gallerie e le collezioni della Germania i quadri ritenuti arte degenerata. Ziegler detta le linee guida per rastrellare e svuotare ogni luogo in tutta la Germania di opere d’arte condannate dal regime. Le commissioni da lui istituite fanno incetta di opere proibite perquisendo studi, musei e gallerie e sequestrando oltre 20.000 lavori, che sono però distrutti solo in parte. Quelli di maggior valore sono svenduti in cambio di valuta straniera, quelli di calibro intermedio sono scambiati all’estero con quella che si considera “buona arte tedesca” e il resto è dato alle fiamme nel famoso rogo del 1939. È lui che inaugura la mostra Entartete Kunst a Monaco di Baviera il 19 luglio 1937. La gloria di Ziegler termina ancor prima della caduta del regime. Accusato di aver utilizzato i suoi contatti con il primo ministro inglese Winston Churchill per “partecipare agli sforzi di pace”, nel 1944 Ziegler perde tutte le sue cariche ed è internato per sei settimane a Dachau, dal quale viene rilasciato senza ulteriori indagini. L’essere stato condannato in relazione al processo di pace gioca a favore di Ziegler quando, come molti esponenti del regime, è costretto a tentare di “denazificare” il proprio passato – tentativo parzialmente riuscito che gli permette di ritirarsi senza clamori prima a Costanza e poi a Varnhalt, nella provincia di Baden-Baden, dove muore nel 1959.

Constantin Gerhardinger (1888 – 1970)

Artista tedesco. Gerhardinger, sin da ragazzo è attirato dall’arte e per studiare si guadagna da vivere in vari modi, tra cui come chierichetto a San Pietro. Nel tempo libero frequenta la scuola d’arte (Kunstgewerbeschule) e dal 1911 al 1914 è allievo di Angelo Jank (1868-1940) e Adolf Hengeler (1863-1927) all’Accademia di Belle Arti di Monaco. Durante la Prima guerra mondiale lavora prevalentemente come artista di guerra in un reggimento di fanteria. Alla fine della guerra espone con grande successo al Palazzo di Vetro di Monaco e nel 1937 riceve la medaglia d’oro all’Esposizione internazionale d’arte di Parigi. Dal 1932 Gerhardinger vive a Törwang, ma continua a lavorare nel suo studio di Monaco. Non fa parte del NSDAP ma si iscrive alla Camera delle Belle Arti del Reich. Dal 1937 sino al 1942 fa parte degli artisti scelti dal regime per la Grande Mostra d’Arte Tedesca (Großen Deutschen Kunstausstellungen). Molti dei suoi quadri vengono acquistati dalla Cancelleria del Reich o da Joseph Goebbels. Nel 1938 gli viene conferito il titolo di “professore” e nel 1939 diventa docente universitario all’Accademia di Monaco. Nel 1943 Gerhardinger entra in conflitto con Adolf Hitler e perde il posto di docente e gli viene negato l’insegnamento. Dopo la Seconda guerra mondiale ricopre con successo la carica di presidente della Società dei pittori di Monaco. Oltre ad un significativo sostegno finanziario, Constantin Gerhardinger dona circa 150 dei suoi dipinti per la creazione della Galleria della città di Rosenheim, cittadina della Baviera in Germania.

Franz Eichhorst (1885 -1948)

Pittore, incisore e illustratore tedesco. Figlio dell’illustre magistrato Wilhelm Eichhorst, dopo il liceo frequenta una scuola artigianale e successivamente si iscrive all’Università delle Belle Arti allievo di Friedrich Kallmorgen, pittore impressionista. All’inizio degli anni ’20 Eichhorst apre uno studio a Matrei in Osttirol e nel 1928 crea una delle sue opere più famose, Mädchen mit Krug (Ragazza con brocca). Eichhorst diventa famoso per i suoi dipinti di guerra a sostegno del regime nazista. Nel 1909 riceve la medaglia d’oro alla Grande Esposizione d’Arte di Berlino. Viaggi di studio lo portano in Belgio, Francia, Spagna e Italia nel 1911 e in Olanda nel 1912. Eichhorst partecipa alla Prima Guerra Mondiale come volontario e lavora come pittore di guerra sul fronte occidentale. All’inizio degli anni ’20 Eichhorst apre uno studio dove lavora nei mesi estivi. a Matrei nel Tirolo Orientale. Uno dei suoi dipinti più importanti e conosciuti, “La ragazza con una brocca”, è stato realizzato qui nel 1928. Durante l’era nazista, Eichhorst è noto soprattutto per le sue opere di guerra. Dal 1935 al 1938 realizza un ciclo di immagini di guerra per il municipio di Schoenberg a Berlino.  Riceve nel 1933 il secondo premio (dall’Associazione degli artisti di Berlino) per il dipinto della grande sala da ballo nel municipio di Schöneberg”, insieme a Raffael Schuster-Woldau di Monaco. Il 20 aprile 1938 Adolf Hitler gli conferisce il titolo di professore. Eichhorst  espone 56 dei suoi dipinti alla Grande mostra d’arte tedesca (Große Deutsche Kunstausstellung)  presso la Haus der Kunst di Monaco , comprese scene di battaglia della seconda guerra mondiale, in particolare quelle dei conflitti con Polonia e Russia.

Heinrich Johann von Zügel (1850 – 1941)

Pittore tedesco. Nasce in una famiglia di umili origini, il padre è un allevatore di pecore a Murrhardt  nel land del Baden-Württemberg, ma nonostante ciò ottiene durante la sua vita alti onori e riconoscimenti con la sua arte. Inoltre, è ritenuto il più importante pittore di animali della fine del secolo., Il talento artistico di Zügel è palese ed il professore Holder della scuola di artigianato di Schwabisch Hall, che riesce a convincere i genitori a dare al ragazzo un’educazione artistica. Riceve una borsa di studio dal principe Hermann di Sassonia-Weimar per proseguire la sua formazione artistica. Il suo cammino è in salita e terminato il periodo della borsa di studio, si iscrive nel 1867 alla scuola d’Arte di Stoccarda come allievo di Bernhard Neher, famoso professore all’Accademia Reale. Zügel terminati i suoi studi a Stoccarda si trasferisce a Monaco e perfeziona il suo stile pittorico, ed è qui che dedica del tempo alla ricerca della pittura sveva. L’arte di Zügel. è caratterizzata dalla rappresentazione di animali sin dall’origine della sua vita artistica, e non è semplicemente una rappresentazione del soggetto stesso, ma uno studio comportamentale degli animali stessi. Negli anni Ottanta dell’Ottocento, nel corso del suo soggiorno nella palude di Dachau realizza i suoi primi quadri all’aperto, la tecnica dal vivo in mezzo alla natura che ispirerà molti pittori tedeschi. Ed è proprio per la caratteristica di dipingere animali che nel 1894 gli viene assegnata la cattedra di all’Accademia d’Arte di Karlsruhe. Il percorso accademico prosegue per Zügel e nel 1895 riceve la nomina di docente all’Accademia d’arte di Monaco, e nel 1907 gli viene donata la Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona Bavarese, titolo di nobiltà. La sua tecnica e i suoi soggetti pittorici sono molto amati dal Reich, tanto che la rivista d’arte nazista Die Kunst im Deutschen Reich dedica molta attenzione alla sua arte e alla sua vita, Zügel seppur molto anziano riesce a partecipare alla Große Deutsche Kunstausstellung, la Grande Esposizione d’Arte Germanica.

Hermann Gradl (1883-1964)

Pittore, illustratore tedesco e docente. Figlio di Jakob Gradl , un avvocato e magistrato distrettuale. Già in questo periodo Gradl. sente la passione per la pittura e nella Neue Pinakothek studia i maestri del XIX secolo, particolarmente attratto dai maestri tedeschi e si cimenta nella riprodurzione di alcune opere. Lavora come consulente artistico presso il laboratorio di ceramica Johann Lipp a Mering vicino ad Augusta. Nel 1907 Gradl insegna alla Scuola reale di arti applicate di Norimberga l’attuale Accademia delle Belle Arti. Rudolf Schiestl. Oltre alla professione di insegnante, Gradl si dedica alla pittura e da autodidatta riesce a vincere il concorso artistico della città di Norimberga nel 1909. Questo lo spinge a dedicarsi alla pittura di paesaggi, da lui tanto amata e d’ora in poi lavora come pittore di paesaggi e riesce ad avere un certo successo, tanto che la Galleria Municipale di Norimberga acquista il suo primo dipinto a olio Am Täubleinshof, Tra il 1924 e il 1927 realizza più di 200 opere tra dipinti ad olio e disegni ispirati alla natura. Dopo l’ascesa del Nazionalsocialismo nel 1933, il suo stile pittorico e le sue opere hanno una grande svolta, in quanto corrispondono esattamente allo stile artistico propagandato nel Reich tedesco, nazionalsocialista, orientato al naturalismo ottocentesco e asservito funzionalmente alla mediazione ideologica. In una lettera del 19 ottobre 1937 al sindaco di Norimberga, Willy Liebel, Gradl commenta la visita di Hitler al suo studio “I miei avversari ora mi lasciavano in pace, non ero più molestato, anzi, tutti i signori che prima mi avevano trattato con arroganza e cattiveria ora cercavano la mia amicizia. Grazie all’intervento del Führer, ero diventato ll’artista più rappresentato, molti degli alti signori del partito e dello Stato ora volevano improvvisamente un Gradl, poiché il Führer aveva ripetutamente espresso che ero di gran lunga il miglior paesaggista tedesco!”. Autobiografia. dopo Roos, p. 56. Hitler, Hermann Göring ed altri come Speer e Goebbels sono tra gli acquirenti dei suoi quadri. Nell’establishment artistico nazista egli è uno degli artisti molto  presente con le sue opere in tutte le Grandi Mostre d’Arte Tedesche  Große Deutsche Kunstausstellung  dal 1937 al 1944 alla Haus der Kunst di Monaco  (La Casa dell’Arte nazista). Per volere di Hitler, nel 1938 Gradl assume la direzione di un corso di pittura di paesaggio presso la Scuola statale di arti applicate di Norimberga. Nel dopo guerra, durante i processi di denazificazione Gradl viene processato e condannato ad una multa di 2.000 marchi. Terminato il processo, viene reintegrato e assume il ruolo di direttore dell’accademia.

Hermann Otto Hoyer (1893 – 1968)

Hermann Otto Hoyer nato a Brema. Studia pittura su vetro e lavora a Metz, a Nancy e a Basilea. Prima di essere arruolato nella Prima guerra mondiale trascorre a Brema nel 1913/14 un semestre presso Josef Goller alla Kunstgewerbeschule di Dresda. Nella Prima guerra mondiale nella battaglia della Marna viene ferito da una scheggia di granata e fatto prigioniero e rinchiuso, Hoyer nei vari tentativi di fuga dalla prigionia riesce a raggiungere la Svizzera con il braccio destro gravemente ferito e fratturato. Impara con grandi difficoltà a lavorare con la mano sinistra e dal 1919 al 1925 frequenta l’Accademia d’Arte di Monaco con Hermann Groeber alunno prediletto di Franz von Stuck e Carl von Marr. Nel 1925 Hoyer, si ritira nella sua casa di campagna  a Oberstdorf (Allgäu) ed in questo luogo trova ispirazione per dipingere paesaggi e ritratti. Con il celebre dipinto SA-Mannes mit Hakenkreuzfahne und verwundetem Kameraden auf der Schulter (Uomo delle SA con bandiera croceuncinata e camerata ferito sulla spalla) del 1933 Hoyer mette la sua arte al servizio del NSDAP (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei – Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori). Nella mostra della Grande Arte tedesca realizzata nella Haus der Kunst di Monaco nel 1937 Hermann Otto Hoyer presenta il celeberrimo dipinto Am Anfang war das Wort (All’inizio fu la Parola) che rappresenta Adolf Hitler che parla ai cittadini di Oberstdorf nel Kampfzeit che rappresenta l’inizio del movimento nazionalsocialista. Hitler acquista il dipinto per la progettata galleria d’arte di Linz; successivamente verrà riprodotto in migliaia di cartoline e riviste propagandistiche. Anche nella letteratura dell’arte del terzo Reich il dipinto viene presentato come esemplare per la creazione del mito del dittatore visto come il messia. Terminato il Secondo conflitto mondiale la Commissione di controllo degli alleati sequestra l’opera portandola in un deposito militare ritenuta pericolosa e ispiratrice del regime nazista. Dopo il 1945 Hoyer è rimasto a lungo detenuto per ragioni politiche. Dopo il suo rilascio avvenuto nel 1947 vive con la figlia ed il figlio ad Oberstdorf fino al 30 maggio 1968 data della sua morte.

Julius Paul Junghanns (1876 – 1958)

Pittore tedesco, nato a Vienna, noto soprattutto per i suoi dipinti di animali. Nelle sue opere ritrae eroi germanici, contadini che arano e paesaggi in uno stile che ricorda l’impressionista tedesco Max Liebermann (1847-1935), ma la sua pittura si avvicina anche al realismo di Rosa Bonheur (1822-1899) e Constant Troyon (1810-1865). Nel 1896 si iscrive all’Accademia d’arte di Dresda con Max Frey (1874 -1944) e Leon Pohle (1841 – 1908). Dal 1899 continua i suoi studi presso l’ Accademia di Belle Arti di Monaco con il pittore di animali Heinrich von Zügel fino al 1904. Gli anni di studio con Zügel sono per Junghanns di grande importanza per il suo apprendistato. Nel 1902 collabora alla rivista Jugend . Nel 1903 diventa membro dell’Associazione degli artisti del disegno di Monaco. Successivamente,  su consiglio del suo professore Heinrich von Zügel, viene nominato capo del corso di perfezionamento di pittura di animali  presso l’ Accademia d’arte di Düsseldorf per il semestre invernale . Nel 1905 entra a far parte dell’Hagenbund . Nel 1906 gli viene assegnata la cattedra all’Accademia di Düsseldorf. Continua i suoi studi iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Monaco nel 1899, con il pittore di animali Heinrich von Hügel fino al 1904. Nel 1906 vince la cattedra all’Accademia di Düsseldorf e nel 1907 viene premiato con medaglia d’oro alla Grande Esposizione d’Arte di Berlino. Nel marzo 1933, con l’ascesa al potere del nazionalsocialismo, Junghanns diventa direttore ad interim dell’Accademia di Düsseldorf. Lo stile pittorico di Junghanns piace al regime e l’artista gode della fiducia e della stima dei gerarchi. Sin dal 1937 partecipa alla Großen Deutschen Kunstausstellung, (Grande Esposizione d’Arte Germanica) con sei dei suoi quadri. Nel 1941 riceve la Medaglia Goethe per l’Arte e la Scienza. Nel 1944 Junghanns è incluso nella lista “Gottbegnadeten” (Benedetti da Dio), la lista creata da Joseph Goebbels e Adolf Hitler in cui sono elencati 1.041 artisti considerati importanti dal regime nazista. Le sue opere sono conservate nella collezione nella Pinacoteca di Monaco e della Kunstalle di Düsseldorf.

Peter Philippi (1866 – 1958)

Pittore e ritrattista tedesco. Philippi è figlio di un rilegatore e libraio di Treviri. Dopo aver frequentato il Ginnasio Reale dal 1876 alla fine del 1883, lascia Treviri per studiare pittura presso l’Accademia d’arte di Düsseldorf, nel 1884 al 1898 con un anno di interruzione quando (1891) parte come volontario per il servizio militare. Con l’avvicinarsi della laurea si unisce all’associazione Malkasten degli artisti progressisti, della quale fa parte come membro studente nel 1897/98 e come cosiddetto membro a pieno titolo dal 1899 al 1905. Già nel 1885 aveva fondato con altri studenti, tra cui Otto Modersohn, anche l’associazione di artisti “Akademischer Verein Tartarus”, che continua ad esistere nelle sue reti almeno fino al 1913. Philippi usa lo pseudonimo “Filbert” nell’associazione; È stato descritto come una persona controversa, aperta alla critica culturale e artistica ed abile nello scrivere versi spiritosi e sensibili. Nel novembre 1886 Philippi viene escluso dall’accademia per quattro settimane a causa di un incidente con Thomas Theodor Heine. Anche dopo aver completato gli studi, Philippi rimane inizialmente con sede a Düsseldorf, ma continua a mantenere contatti regolari con la sua città natale, Treviri. Nel 1905 sposa a Düsseldorf la sua compagna di studi Constanze Schmitz di Berlino. Alla ricerca di un “ambiente incontaminato”, Philippi si trasferisce nel 1906 da Düsseldorf a Rothenburg ob der Tauber e affitta uno spazioso appartamento, dove vive fino alla fine della sua vita. Nel 1906 pubblica con la Kunstwart-Verlag il primo portfolio di Philippi con riproduzioni di alta qualità dei suoi dipinti, che lo rendono noto a livello nazionale. Viene insignito nel 1910 con la “Medaglia d’oro prussiana per l’arte e la scienza” e la nomina a membro straordinario dell’Accademia d’arte di Düsseldorf. Nel 1923 Philippi, insieme ai pittori Adolf Hosse, Gustav Lüttgens, Paul Lumnitzer, Hans Prentzel, Wilhelm Schacht, Rudolf Schacht e Arthur Wasse, fonda l’Associazione degli artisti di Rothenburg, alla quale la città offre uno spazio espositivo permanente. Nel 1930 diventa membro fondatore della Società degli artisti visivi e degli amici dell’arte di Treviri. Nel 1926, in occasione del suo 60° compleanno, il Libero Stato della Baviera gli conferisce il titolo di “Professore di Belle Arti”. Dopo la cosiddetta presa del potere nel 1933, su sua richiesta viene accettato nella Camera della Cultura del Reich – Camera delle Belle Arti del Reich. Rimane conservatore nel suo approccio, definendo il periodo Biedermeier “la nostra ultima vera epoca stilistica”. I suoi soggetti preferiti erano gli anziani, la gente di provincia, in abiti antiquati. Molti dei suoi dipinti, o porzioni di essi, vengono riprodotti come popolari cartoline. Partecipa nel 1937 alla Grosse Deutsche Kunstausstellung – Grande Esposizione d’arte germanica nella Haus der Kunst – Casa dell’arte tedesca a Monaco di Hitler, che lo ispira a pubblicare un volume intitolata “La piccola città e la sua gente”, una raccolta delle sue opere che contiene anche le sue poesie e aneddoti sui suoi modelli. È rappresentato in un totale di 48 mostre tra allora e il 1943. Nel giorno del suo settantacinquesimo compleanno, nel 1941, gli viene conferita la Medaglia Goethe per l’Arte e la Scienza, e ritenuto “politicamente affidabile”. Nel 1944 viene aggiunto alla lista dei benedetti da Dio e alla “List Gottbegnadeten” dei pittori rilevanti per la cultura nazista.

Richard Klein (1890 – 1967)

Pittore, scultore, grafico, incisore e medaglista tedesco. Richard Klein, dopo aver frequentato una scuola tecnica di scultura e stucchi, Klein lavora come stuccatore e dal 1908 studia con Angelo Jank e Franz von Stuck all’Accademia delle Belle Arti di Monaco. Dal 1914 in poi con l’evento della I conflitto mondiale disegna medaglie e cartoline patriottiche. Dal 1917 Klein lavora nel proprio studio a Monaco e nel 1919 diventa membro della Secessione di Monaco. Nel 1935 viene nominato direttore della Scuola Statale di Arti Applicate di Monaco e con l’evento del nazismo la Scuola d’Arte viene trasformata in Università e Klein è tra i docenti. Nel 1936 Klein. riceve anche il tiolo di consigliere presidenziale della Camera delle Belle Arti del Reich. Nel 1935 Joseph Goebbels lo già aveva nominato membro del Senato culturale del Reich, ma dal 1937 diventa anche membro del comitato consultivo artistico della rivista Die Kunst im Dritten Reich (Arte nel Terzo Reich) con Albert Speer, Fritz Todt e Leonhard Gall. Klein nella sua vita artistica realizza sculture in bronzo e terracotta, dipinti e incisioni. Dal 1933 Klein. disegna, principalmente, medaglie, emblemi e trofei, opera sua è la versione nazionalsocialista dello stemma della città di Monaco, oltre agli innumerevoli francobolli dedicati a Hitler. Klein è uno degli artisti della  Große Deutsche Kunstausstellung (Grande Mostra d’arte tedesca) del 1937 alla Haus der Kunst di Monaco (La Casa dell’Arte nazista) dedicata alla propaganda dell’arte nazionalsocialista, in opposizione all’arte considerata degenerata EntarteteKunst. Molte opere di Klein  della  Große Deutsche Kunstausstellung  provengono dalla collezione privata di Hitler. Klein è anche l’autore del poster della mostra, Das Erwachen (Il risveglio), che viene utilizzato anche come copertina per il periodico d’arte nazista Die Kunst im Deutschen Reich (L’arte nel Terzo Reich).

Sepp Hilz (1906 -1967)

È un pittore tedesco della Baviera, conosciuto come il pittore dei contadini per la sua arte bucolica. Avviato all’arte dal padre Georg Hilz, un apprezzato pittore e restauratore di chiese. Sin da fanciullo sente il desiderio di dipingere e dopo aver completato la scuola elementare, decide di frequentare la scuola per giovani aspiranti pittori a Rosenheim, dove esercita la sua passione per l’arte riproducendo opere di grandi maestri: quali Dürer, Cranach e Altdorfer. Dal 1921 al 1927 continua i suoi studi alla Scuola di Arti Applicate di Monaco e alla scuola privata di Moritz Heymann e con Xavier Dietrech noto pittore di chiese. Dal 1930 in poi dipinge principalmente paesaggi nello stile di Wilhelm Leibl. pittore tedesco (1844 – 1900) raggiunge una certa notorietà e l’appellativo di pittore dei contadini, per le scene di vita agreste riprodotte nelle sue tele. Con l‘apertura del suo atelier di Monaco inizia la sua rinomata attività di pittura realizzando molte mostre ed esposizioni, oltre ad esercitarsi nella riproduzione di opere della scuola fiamminga. Il suo stile è semplice nel dipingere i soggetti e le scene di campagna, mentre nei ritratti ed in particolare quelli di grandi dimensioni, egli riesce a riprodurre l’anima, la vita e i caratteri dei suoi soggetti. Hilz, divenuto un affermato artista molto apprezzato per il suo stile pittorico dal Reich, partecipa con ventidue opere alla Haus der Deutschen Kunst per la Grosse Deutsche Kunstausstellung (Grande Mostra di Arte Germanica) dal 1937 al 1944. Sia il ministro del Reich Goebbels che il Führer acquistano le sue opere d’arte, come “Nach Feierabend”, “Dopo il lavoro” e la “Venere contadina”. Nel 1937 diventa membro dell’associazione degli artisti “Die Frauenwörther”. Il 1° luglio 1943 riceve la nomina di professore e successivamente Hitler lo inserisce nell’elenco dei pittori più importanti “Benedetti da Dio”, privilegio che gli permette di non arruolarsi per la guerra. L’anno successivo viene insignito del premio Leibel Sperl della città Rosenheim. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale Hilz lavora come restauratore di dipinti di chiese danneggiate durante il conflitto, le sue opere sono sempre più dedicate a temi religiosi. Nel 1956 con i vari processi del dopoguerra, pesa su di lui la collaborazione con Hitler e le sue opere perdono di interesse del pubblico.

Wolfgang Willrich (1897-1948)

Artista tedesco, noto soprattutto per le sue opere di propaganda nell’ambito dell’arte durante il periodo del nazionalsocialismo. Figlio di Hugo Willrich, professore  di filologia classica all’Università di Göttinga, autore di importanti lavori sull’ellenismo.Sin da ragazzo W. manifesta un precoce talento artistico riesce a comporre musica, dipingere, incidere, e disegnare con estrema facilità Terminato nel 1915 il “Max Planck Gymnasium” di Göttinga, entra nello stesso anno nella Kunsthochschule di Berlino prendendo contatto con le varie tendenze artistiche astratte frequenta. Durante la Prima guerra mondiale, presta servizio come Feldwebel nel 251º reggimento di fanteria sul fronte occidentale. Dopo essere stato catturato dai francesi, come prigioniero di guerra per alcuni anni, verrà liberato nel 1920.  Durante la lunga detenzione a Orléans realizza numerosi schizzi e disegni e pubblica la foto del suo primo dipinto in una rivista di guerra. Ritornato in Germania si iscrive all’Accademia d’arte di Dresda, allievo di Richard Müller, successivamente frequenta la scuola di anatomia plastica del prof. Hermann Dittrich. Wilrich lavora alla Camera della Cultura del Reich dal 1933 al 1934 è incaricato a realizzare opere d’arte di propaganda del regime che raffigurino standard razziali idealizzati e ritratti di soldati e funzionari di partito. L’incarico non dura molto perché è costretto a lasciare il suo lavoro a causa della sua vicinanza al movimento politico Tannenbergbund, che non era più gradito a Hitler. Successivamente, egli inizia a lavorare per Richard Walther Darré, ministro dell’agricoltura del Reich. Nel 1935, si rifiuta di diventare un membro a pieno titolo del partito nazista. Willrich è anche autore di due libri sull’arte “Säuberung des Kunsttempels” (La pulizia del tempio dell’arte) e “Des Edlen Ewiges Reich” (Del nobile, eterno Reich), che condannano l’arte della Repubblica di Weimar e incoraggiano l’espressione della coscienza razziale nell’arte. Wilrich con la sua filosofia offre una panoramica negativa dell’arte moderna in Germania, accusando con veemenza gli artisti moderni di spicco come Otto Dix, Emil Nolde, Marc Chagall ed altri. Allo stesso tempo è un grande sostenitore e ispiratore della pulizia del tempio dell’Arte germanica, che sfocerà con la decisione di Hitler di dichiarare Arte degenerata tutto ciò che non rientra nel canone della bellezza artistica del regime. Willrichè è tra i principali espositori alla Grande Esposizione d’Arte Germanica (Große Deutsche Kunstausstellung) inaugurata il 18 luglio 1937 nella Haus der Deutschen Kunst di Monaco.

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