Insegnamenti

1941-2021: 80 anni dopo l’Operazione Barbarossa

Alexandre Brolio - 28 Giugno 2021

In occasione della ricorrenza degli 80 anni dall’invasione Barbarossa (1941-2021), la prof. Edda Fogarollo, Presidente di Cristiani per Israele Italia, ha organizzato un Seminario on-line con ospiti di eccezione e testimoni oculari.

Vi riportiamo l’articolo scritto da uno degli ascoltatori che ci ha seguiti direttamente dal Brasile, Alexandre Brolio. L’articolo è stato pubblicato in un giornale brasiliano e lo condividiamo su concessione dell’autore.

 

Lo scorso 22 giugno ho avuto il privilegio di partecipare ad un seminario on-line organizzato da Cristiani per Israele Italia e Ucraina, in collaborazione con Centro Vasily Grossman, e che ha visto la speciale partecipazione di Borys Zabarko, sopravvissuto alla Shoah.

L’operazione Barbarossa fu un’azione militare della Germania nazista che organizzò ed effettuò l’invasione dell’Ucraina (all’epoca era parte dell’Unione Sovietica) il 22 giugno 1941. Gli obiettivi tedeschi di tale operazione facevano parte dell’idea dello “spazio vitale” (lebensraum) secondo Adolf Hitler. Questa idea consisteva nella formazione di un regno volto ad ospitare il popolo ariano (germanico) e la sua sopravvivenza a spese dello sfruttamento e della schiavitù del popolo slavo e della totale eliminazione del popolo ebraico.

L’invasione fu accompagnata da massicci abusi contro i civili sovietici. Tra coloro che hanno sofferto di più c’erano gli ebrei. Milioni di loro morirono nella “Soluzione finale della questione ebraica”, il piano di Hitler per il loro sterminio. L’operazione Barbarossa, oltre ad essere uno dei capitoli più sanguinosi della storia umana, fu un punto di svolta nella seconda guerra mondiale, l’inizio della fine della superiorità tedesca e il conseguente mutamento delle sorti del mondo.

Lo scopo che mi spinge a scrivere questo articolo è quello di provocare una riflessione su quanto la Storia e la Memoria siano fondamentali per lo sviluppo dell’umanità, soprattutto quando raccontate dai suoi protagonisti. L’antisemitismo è tra le azioni più vili e deplorevoli commesse dagli esseri umani. Ricordare la Shoah, demistificare l’immagine distorta del popolo ebraico, combattere i regimi totalitari ed evitare la profanazione del nome di Dio è un atto di umanità, rispetto e, soprattutto, conservazione della vita.

Boris Mikhaylovich Zabarko, sopravvissuto alla Shoah, nato a Kalindorf (Kalininsʹke), Kherson Oblast, Ucraina, ci ha raccontato come è sopravvissuto, all’età di 6 anni, all’orrore subìto dal popolo ebraico durante l’occupazione nazista della loro patria. Suo padre e suo zio sono stati chiamati nell’esercito quando è scoppiata la guerra e non sono più tornati. Nei primi giorni dall’operazione, l’esercito tedesco attraversò la loro cittadina di poco più di 1.000 abitanti ebrei, lasciando il suo controllo agli alleati nazisti rumeni che, invece di eliminare gli ebrei nei lager e nelle camere a gas come fecero i tedeschi, li lasciarono morire di fame, di stenti e di malattie.

“Vivevamo in 5 o 6 famiglie in una casa, altri cercavano riparo e dormivano sui pavimenti freddi delle sinagoghe. Molti degli ebrei che vi si trasferirono da altre località erano professionisti altamente qualificati; decine, centinaia di loro morivano ogni giorno di freddo, fame, sete e tifo. Essendo inverno, i corpi non furono nemmeno interrati e rimasero esposti nelle strade per mesi fino a quando non furono sepolti in una fossa comune, appena il clima lo permise. Siamo riusciti a salvarci perché una famiglia ucraina ci ha aiutato, Anna, una bella donna ucraina, amica di mia madre, usciva con un ufficiale rumeno e ci ha fornito informazioni per poterci nascondere dalle truppe rumene e tedesche. Siamo stati salvati dal suo amore…”, afferma Borys ricordando come si è salvato miracolosamente.

Milioni di persone sono state uccise durante l’Operazione Barbarossa, in conseguenza di un delirio di potere, della violazione del valore universale della Libertà, del pregiudizio razziale e della profanazione del nome di Dio.

Attualmente, siamo minacciati da leader che si comportano molto come i protagonisti di uno degli episodi più vergognosi della storia. Abbiamo il dovere di ricordare la Storia e di prendere posizione contro ogni manifestazione di odio.

Grazie mille ai miei amici di Cristiani per Israele Italia, specialmente alla prof.ssa Edda Fogarollo. E un grande grazie all’intera comunità ebraica di tutto il mondo. Shalom.”