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Aliyah da Parigi – Yael (22) realizza il suo sogno

30 Giugno 2017

Seduta di fronte a me, in un’affollata brasserie parigina, la giovane francese Yael condivide con me il suo sogno di fare Aliya. A soli 22 anni, ha deciso di fare Aliya quest’anno, insieme a suo padre e suo fratello. Ma cos’è esattamente che ha convito questa giovane ragazza francese ad emigrare?

Israele è come un “sogno”, mi dice,  “Posso uscire per strada ogni volta che voglio, e non devo preoccuparmi di come mi vedono o di come mi comporto. In Francia lo faccio. Non indosso la Stella di Davide, perché ho paura di essere oggetto di violenza verbale o fisica”. Yael è costantemente attenta a quello che fa per non attirare l’attenzione o far trasparire la sua ebraicità.

“Ricordo”, continua, “l’anno scorso quando io e la mia famiglia siamo andati in Israele, quando ho visto l’orizzonte di Tel Aviv da lontano, con tutte le sue luci, ero così commossa, Israele è come un sogno. Ritornare in Francia, mi deprime: è in Israele, dove possiamo essere liberi, celebrare le nostre feste ed essere ebrei del tutto”.

Aliyah dalla Francia
Per molti Ebrei in France la decisione di andare in Israele è molto difficile. La Jewish Agency For Israel (JAFI) paga i biglietti aerei, ma i passeggeri devono pagare le valigie e inviate via mare i loro oggetti più grandi. Questo richiede una cospicua somma di denaro. Insieme a Ebenezer Operation ExodusChristians for Israel aiuta gli Ebrei francesi. Il costo per persona è pari a 400 euro o 430 dollari.

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